Nicolas Favresse libera il suo progetto in Norvegia

Il 22 maggio 2013 il climber belga Nicolas Favresse ha liberato il suo difficile progetto, The recovery drink, sulla Profile wall a Jossingfjord in Norvegia.

Mercoledì scorso Nicolas Favresse ha liberato quel progetto che avevamo presentato a gennaio come “la fessura perfetta.” Si tratta di un tiro di 35m, nella falesia Profile wall a Jossingfjord nell’estremo sud della Norvegia, che Favresse aveva tentato l’estate scorsa assieme ad un folto gruppo di amici ma che poi era stato costretto ad abbandonare a causa delle alte difficoltà abbinate all’ incessante brutto tempo. Questa primavera Nico è tornato assieme a Stephane Hanssens per liberare la linea e anche se il climber belga non fornisce il grado, siamo sicuri che a tutti basti questa sua frase: “E’ sicuramente una delle linee più “cool” che abbia mai fatto e anche la fessura più difficile che sono riuscito a salire rotpunkt.”


THE RECOVERY DRINK IN NORVEGIA
di Nicolas Favresse

“Finalmente mercoledì scorso ho chiuso la mia “Kingline”, il progetto di una fessura trad in Norvegia! Ora mi sento così felice e completo 😉 E’ sicuramente una delle linee più “cool” che io abbia mai fatto e la fessura più difficile che io abbia salito rotpunkt.

Daniel Jung, mio fratello Olivier e Bernardo Gimenez ed io abbiamo trovato la linea l’estate scorsa durante una “crociata” in cerca di belle fessure da salire. Lo svedese Erik Massih, un “trad climber” molto attivo sia in Svezia sia in Norvegia, ci aveva parlato di una parete strapiombante con delle belle fessure che dovevamo assolutamente visitare. E così abbiamo fatto.

Quando siamo arrivati, la nostra attenzione è stata subito catturata da una serie impressionante di strette fessure al centro della parete. Anche se la linea ci sembrava futuristica, eravamo così motivati da non sprecare neanche un minuto e l’abbiamo provata subito. In realtà, è la prima linea che abbiamo provata in Norvegia e abbiamo subito trovato quello che cercavamo: una fessura perfetta, un progetto che ci avrebbe impegnato per un po’. Abbiamo quindi trascorso il resto del viaggio tentandola più e più volte, imparando a risolvere ogni movimento, salendo sequenze davvero uniche lungo questa stretta fessura, facendo lolotte e lanci disperati. Dopo tre settimane di tentativi e di combattimento contro le difficili condizioni meteo, le nostre dita erano completamente devastate dalle fessure taglienti e siamo stati costretti ad abbandonare la via, lasciandola incompiuta.

Ho dovuto aspettare questa primavera per tornare, questa volta con il mio amico Stephane Hanssens molto motivato ad unirsi a me per salire questa fessura. Le condizioni meteo erano difficili, con un sacco di pioggia, vento forte e temperature fredde. Mi ci sono volute altre due settimane per salire finalmente la via. E’ stata una sensazione incredibile!

Ho chiuso il tiro piazzando tutte le protezioni durante la salita, tranne alcune protezioni che avevo lasciato nelle sezioni più facili per facilitare la pulizia del tiro dopo ogni tentativo, visto che strapiomba molto. Volendo, si potrebbe quindi ancora fare una salita leggermente più pura. Il tiro è lungo circa 35 metri e non ha spit, né sulla via stessa né alla sosta. E composto di tre sezioni distinte, divise da riposi. La sezione centrale è la più difficile e per l’ultima sezione ci vuole molta resistenza, con un movimento straziante proprio alla fine. Sono felice di non essere mai caduto su quel punto nei miei tentativi…

Ho scelto di chiamare la via “The recovery drink”, la bevanda di recupero, fortunatamente ne avevamo importate in abbondanza! La via è situata su un parete chiamata Profile Wall a Jøssingfjord nella punta più a sud della Norvegia e ci sono ancora alcune altre fessure davvero belle e strapiombante in attesa di essere liberate.

Ora sto godendomi le felici vibrazioni della rotpunkt e sto tornando dalla Norvegia verso le Alpi per allenarmi un po’ per la mia spedizione in Pakistan di quest’estate.

St Alban, dry tooling a Québec in Canada

Jean-François Girard presenta il dry tooling nella falesia St Alban, Québec, Canada.

Situata a circa 80 km da Québec, la falesia St Alban è stata sviluppata molti anni fa dagli arrampicatori locali Guy Tremblay e Benoît Dubois insieme a molti altri climbers motivati come Ben Marion & Co. Questa falesia ospita numerose grotte ed era già ben conosciuta dagli speleologi che la usavano per praticare le tecniche di risalita e discesa in grotta. Quando i climbers hanno scoperto il potenziale della zona hanno subito iniziato a spittare linee che sarebbero presto diventate alcune delle vie più difficili di dry tooling in Quebec, forse addirittura lungo tutta la costa orientale del Canada.

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La parete è alta circa 20m ed estremamente strapiombante, oltre 7m di strapiombo su alcune vie. Con vie bellissime come Guignolée M5+, Syndicat de Boutique M6+, Don d’orgasme M8+, Hystérie M9-, Petit Victor M10 e Histoire de cœur M10, St Alban è un ottimo posto per allenarsi per le vie in montagna oppure semplicemente per divertirsi con gli amici. È interessante notare che in estate St Alban diventa una gettonata falesia di arrampicata sportiva. Siccome il dry tooling è arrivato per primo e gli inverni in Canada sono molto lunghi, queste due attività coesistono pacificamente… so che non è così dappertutto!

Per maggiori informazioni, visitate alpha.drtopo.com

di Jean-François Girard

Melloblocco 2014: flash 2

Frammenti, istantanee e aggiornamenti dal Melloblocco 2014. Intanto i melloblocchisti in Valle sono già 1.300.

Giornata uggiosa sul Melloblocco… nuvole basse, pioviggina, anche se il meteo da qualche “speranziella” per il pomeriggio. Poco male però. Si potrà comunque arrampicare sui 4 blocchi a montepremi che sono stati coperti: Green Woman, Green Man, Disco Inferno e Il gioco di Nalle. Ma anche su Sasso Terminato, un blocco per tutti in zona Remenno.

In ogni caso ieri è stata una prima giornata davvero intensa in cui hanno brillato con 5 blocchi chiusi: Gabriele Moroni, Stefano Ghisolfi, Jenny Lavarda, Barbara Zangerl, Mélissa Le Nevé e Yulia Abramchuk. Proprio quest’ultima ha conquistato lo speciale premio (un viaggio a Bilbao per due persone) messo in palio da Red Bull per chi avesse chiuso per primo 5 boulder a montepremi. La ex campionessa del mondo boulder se l’è conquistato con quasi un’ora di vantaggio su Lavarda, Zangerl e Le Nevé. “Yulia se lo merita” ha commentato Gabriele Moroni. Noi sottoscriviamo in pieno!

Tra i top della classifica provvisoria ci sono da segnalare le belle prove di Giada Zampa ma anche della fortissima 14enne Giorgia Tesio (4 top,) a cui si aggiungono con tre boulder chiusi: Alexandra Ladurner, Giulia Alton e Roberta Longo. Tra i maschi Anthony Gullsten ha centrato 4 top mentre a quota 3 troviamo Francesco Vettorata e Sachi Amma. Da segnalare che il giapponese li ha chiusi tutti e tre flash!

Sempre Amma è stato uno dei protagonisti della serata di ieri. Alla domanda su come avesse trovato i boulder del Mello il 2 volte vincitore della Coppa del mondo Lead ha risposto che proprio non li aveva trovati per “colpa” della mappa dei blocchi. E’ bellissima ha aggiunto Amma “L’appenderò nella mia camera, ma non c’ho capito niente.” A fianco Simone Pedeferri, l’autore della mappa che racconta tutta la storia del Mello, sorrideva e ringraziava. La mappa del Mello (un’opera pittorica in realtà) nasconde e conduce al tesoro, ad ognuno scoprire il suo…

Stasera dopo il pienone della gremitissima maratona cinematografica di ieri è in programma l’incontro con il grande Stevie Haston che presenta le novità Grivel, poi Marmot presenta l’attesissimo incontro con Stefan Glowacz ed il suo “At the End of the World – on Baffin Island”. E, a seguire, Mayan Smith Gobat, Ben Rueck e Sachi Amma con “Climbing around the world – Some insights from the adidas climbing team about their projects” e ancora Change, con Adam Ondra, presentato da Montura. Poi si balla con il Dj Diego Ritz.

Intanto (alle 10:00) sul Mello ha smesso di piovere, lentamente si pensa già all’arrampicata… e domani il meteo da bello. Forza Melloblocco.


MELLOBLOCCO 2014
01/05/2014 – Melloblocco 2014: day one, un raggio di sole per tutti
01/05/2014 – Melloblocco 2014: flash 1 
30/04/2014 – I boulder del Melloblocco 2014 by Simone Pedeferri
30/04/2014 – Quelli che il Melloblocco… inizia il viaggio 
24/04/2014 – Meno di una settimana al Melloblocco!
10/04/2014 – Simone Pedeferri – dietro le quinte del Melloblocco 2014 
03/04/2014 – Melloblocco 2014 – semplicemente arrampicata
16/01/2014 – Melloblocco – aperte le iscrizioni per il 2014!

Info e programma su www.melloblocco.it 

Felix Baumgartner premiato come Adventurer dell’anno da National Geographic

L’austriaco Felix Baumgartner ha vinto il National Geographic Adventurer dell’anno per il suo storico lancio dallo spazio il 14 ottobre 2012.

Il prestigioso premio National Geographic Adventurer dell’anno è stato assegnato pochi giorni fa a Felix Baumgartner per il suo straordinario lancio dallo spazio, del 14 ottobre scorso. Come molto ricorderanno il 41enne austriaco si era “tuffato” da oltre 39 mila metri e letteralmente volando in caduta libera superando la velocità del suono a più di 1200 Km/h. Un lancio trasmesso in TV e seguito live su Youtube da un pubblico record 8 milioni di persone.

E’ questo il verdetto del pubblico che ha espresso online quasi 55,000 voti. Così il BASE jumper austriaco ha battuto 9 altri fortissimi candidati tra cui spiccano tre alpinisti d’eccezione (Mike Libecki, Renan Ozturk e David Lama), la fortissima ultrarunner britannica Lizzy Hawker (5 volte vincitrice del ULtra-Trail du Mont-Blanc) e gli specialisti dello sci e snowboard Josh Dueck e Jeremy Jones.

L’anno scorso i voti sono andati a favore di Lakpa Tsheri Sherpa e Sano Babu Sunuwar per la loro salita sull’Everest, il volo dalla cima in parapendio e la discesa in kayak dal Nepal fino alla Baia di Bengal, mentre nel 2011 il premio è stato assegnato all’alpinista spagnola Edurne Pasaban. Nel 2009 invece è stato lo statunitense Dean Potter a ricevere l’Award.

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NOMINATI 2013
Felix Baumgartner — BASE jumper austriaco
Josh Dueck — Sciatore canadese
Steve Fisher — Kayaker sudafricano
Shannon Galpin — Umanitaria statunitense
Lizzy Hawker — Ultrarunner britannica
Jeremy Jones — Snowboarder statunitense
David Lama — Alpinista austriaco
Mike Libecki — Esploratore statunitense
Ramon Navarro — Surfer cileno
Renan Ozturk — Artista statunitense

The Nose e il tentativo di Dobrinskiy e Gelmanov

Video dei russi Pavel Dobrinskiy e Rustam Gelmanov e il loro tentativo a ripetere The Nose in Yosemite, USA.

The Nose, non è un segreto, è una delle più famose e ambite vie del mondo. Per tutti, anche per questi due russi che l’estate scorsa, dopo un primo periodo a Indian Creek per imparare a salire le fessure offwidth e abituarsi a piazzare i friend, si sono recati nella Yosemite Valley per salire la via delle vie. I due non sono riusciti nell’intento di ripeterla in libera – come hanno fatto soltanto Lynn Hill e Tommy Caldwell – per via del freddo in parete, ma l’ambizioso progetto non era senza fondamenti:  il primo è l’espertissimo alpinista Pavel Dobrinskiy, mentre il suo compagno di cordata era niente meno che Rustam Gelmanov, il vincitore nel 2012 della Coppa del Mondo… Boulder!

SCHEDA: Arrampicare nella Yosemite Valley – 5 vie classiche

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Eiger Parete Nord, Paciencia per MacLeod e Muskett

I due climbers britannici Dave MacLeod e Calum Muskett hanno ripetuto la via Paciencia (8a, 900m) sulla parete nord dell’Eiger.

Dave MacLeod, noto soprattutto per le sue pericolose vie trad e difficilI vie di ghiaccio e misto in Scozia, ha appena salito la sua prima via lunga nelle Alpi: la difficile via Paciencia sulla parete Nord dell’Eiger, assieme al giovane gallese Calum Muskett.

Paciencia era stata aperta tra il 2001 e il 2003 dagli svizzeri Ueli Steck e Stephan Siegrist, e poi liberata dai due nel 2008 con difficoltà fino a 8a. La via disegna una linea dritta sulla Rote Fluh NEL lato desto della parete nord. Seguendo una serie di placche lisce, è caratterizzata da difficoltà sostenute e continue che avevano spinto David Lama, dopo la prima ripetizione nel 2011 assieme a Peter Ortner, a dichiarare: “raramente ho salito una via cosi impegnativa.” Una via di spessore insomma ed un bel banco di prova per chiunque.

MacLeod e Muskett sono arrivati a Grindelwald all’inizio di agosto e dopo aver trasportato tutto il materiale e i viveri per tre giorni alla base della parete hanno provato i primi tiri difficili per avere un piccolo “assaggio” delle difficoltà prima di scendere a valle. Poi i due britannici sono ritornati e hanno ripetuto la via con tre bivacchi in parete. Entrambi hanno salito tutti i tiri in libera, a volte alternando capocordata e salendo tutti i tiri difficili in stile rotpunkt. Dopo la salita Muskett ha commentato “Paciencia è una sfida incredibile, una big wall nelle Alpi che dovrebbe essere sulla lista di tutti i climbers che hanno le capacità per ripeterla.”

Paciencia, Rote Fluh, Eiger
Prima salita: Stephan Siegrist, Ueli Steck 2003.
Prima libera: Stephan Siegrist, Ueli Steck 2008
6b, 6a, 6a+, 7c, 7c, 7a, 8a, 7a+, 6b+, 6a+, 6a+, 2, 7c, 7c+, 7b, 7a, 6a, 7a+, 7c, 7a, 6c+, 6b, 6b, 6c+

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273 idee per la Ricostruzione del Bivacco F.lli Fanton sulle Marmarole (BL)

Per il concorso di idee per la ricostruzione del Bivacco F.lli Fanton sulle Marmarole (BL) indetto dal CAI di Auronzo sono stati presentati 273 elaborati.

Ben 273 sono gli elaborati giunti al concorso di idee per la ricostruzione del Bivacco fratelli Fanton, gara bandita dalla Sezione CAI di Auronzo, in collaborazione con la Fondazione Architettura Belluno Dolomiti e con il sostegno di AKU trekking & outdoor footwear, del Consorzio Bim Piave e del Comune di Auronzo di Cadore.

Il numero consistente di partecipanti denota il particolare interesse per il tema e il tipo di procedura adottata per questa gara fra professionisti dell’architettura in alta quota. L’aspettativa degli organizzatori è che questa iniziativa possa essere di stimolo per realizzare costruzioni in alta quota con l’uso di tecnologie all’avanguardia, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza.

Entro il mese di marzo la giuria esaminerà gli elaborati e sceglierà le 3 migliori proposte che saranno pubblicate sul sito ufficiale www.fabd.it. Al vincitore, oltre all’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva del Bivacco, andrà un premio di 6000 euro, al secondo 2500 e al terzo 1500. Tutti i progetti in concorso saranno esposti al pubblico in una mostra che sarà allestita in primavera.

Dopo 50 anni di attesa, sembra ormai vicino il momento per il Bivacco fratelli Fanton di ritornare nella posizione pensata in origine, vicino ai principali itinerari escursionistici e alpinistici nella zona di forcella Marmarole a 2660 metri di quota.

AKU trekking & outdoor footwear appoggia l’iniziativa per la progettazione del nuovo Bivacco fratelli Fanton, nella duplice prospettiva di sostenere la fruizione escursionistica consapevole della montagna e dall’altro di condividere con CAI e Fondazione Architettura Belluno Dolomiti l’impegno nella ricerca di soluzioni progettuali per ridurre l’impatto sul paesaggio. Maggiori informazioni sulle iniziative di AKU per un agire responsabile sono disponibili sul sito www.aku.it.

12/12/2014 – Bivacco F.lli Fanton sulle Marmarole, il concorso di idee per la ricostruzione
Il punto della situazione sul Concorso di idee per la ricostruzione del Bivacco F.lli Fanton sulle Marmarole (Bl), che prevede come data finale della consegna degli elaborati il 23 gennaio 2015.

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Liverpool extend Oxlade-Chamberlain’s contract until 2023

Liverpool midfielder Alex Oxlade-Chamberlain is keen to make up for lost time having signed a contract extension.

The 26-year-old, who made just two appearances last season after being sidelined with a serious knee injury, has agreed a deal which, PA news agency understands, will take him up to 2023.

Oxlade-Chamberlain, who moved to Anfield from Arsenal in the summer of 2017 for £35million, has already made more appearances this campaign than he did in the whole of the previous one.

“I feel like I missed out on a year, which I obviously did, so it’s really exciting for me to be able to sign,” he told liverpoolfc.com.

“It’s something that I feel is an opportunity to give that year back and make up for lost time – and hopefully put in some good performances to make amends for not being around last year.

“You’ve got to count your blessings every time you get an opportunity like this, you don’t get the chance to play for Liverpool Football Club every day.

“I am really excited to be able to extend my time here.”

Oxlade-Chamberlain had finally found his form when his season was prematurely ended by a knee injury in a Champions League semi-final first leg in April 2018.

He has already shown signs of reaching those levels again in his three appearances this season and he is keen to return to top form.

“I hope that I can do some special things like I did before I got injured and, most of all, be a part of this group of players that go on to hopefully win more things,” he added.

“I’m really excited to see what the future holds for us all and I look forward to seeing them every game moving forward.

“I can promise the supporters that I’ll give them absolutely everything moving forward.

“There might be times where I have bad games and good games and moments where it’s not so good, but I’ll always work through those moments and give my everything to correct them and keep pushing this team forward.”

Manager Jurgen Klopp paid tribute to the midfielder’s attitude during his recovery period.

“We all know Alex’s story since he came to the club, and yes there have been disappointments as well as highs, but what has impressed me and everyone is his attitude to dealing with setbacks and his character,” he said.

“That’s why none of us were ever in any doubt about him fighting his way back in the way he did. To see him play almost the whole game at Southampton on Saturday was such a positive moment for all of us, especially him.

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“Now he is no longer injured, he is fit and he can kick on and show once again just how good he is. But there is still a lot of hard work on that road.”

Away from the first-team squad, Liverpool have abandoned existing plans for the redevelopment of Anfield in favour of a more ambitious project.

The club had outlined planning permission, due to expire next month, to expand the Anfield Road stand by 4,000 seats to lift the ground’s capacity to over 58,000.

However, with the demand for tickets still outstripping supply, those plans have been shelved – planning permission will be allowed to lapse – as Liverpool consider a grander scheme which would take the number of seats beyond 60,000.

The club remain committed to the redevelopment but now want to consider a scheme which pursues “a vision in keeping with the club’s aspirations”.

“The progress that has been made during ongoing feasibility studies has resulted in us being in a position to allow the outline planning permission to lapse,” said chief operating officer Andy Hughes.

“We are committed to working with local residents, planning officials and others as we now focus on the detail behind any proposed redevelopment for Anfield Road.

“Throughout this process we have been clear that our objective is to find the best possible solution for Anfield Road and that remains the case.”

Liverpool completed a £110million rebuild of the Main Stand at Anfield in 2016 which raised the capacity by 9,000.

 

Kompany’s role changes at Anderlecht after worst start in 21 years

Vincent Kompany will concentrate on playing football for Anderlecht and will no longer be player-manager during match days.

The former Manchester City defender has taken charge of four league matches this season – playing in all four too – drawing two and losing two, which is the club’s worst start to a league campaign in 21 years.

The likes of Samir Nasri, Nacer Chadli and Kemar Roofe all joined in the summer as the Belgian side looked to improve on their sixth-placed finish last term.

Belgian newspaper HLN claims that head coach Simon Davies will now take charge of tactics on the day of games so that Kompany can concentrate on playing.

“Kompany must be more a player during the match,” said Davies.

“He must be able to really lead the team on the field. Of course no one doubts that he can, but it is important that he is merely one of the players during the match.

“So, together with my staff, I will take on the tactics next to the field. Because you can plan some things in advance, surprising things always happen during a match. I take that on me.”

Davies added: “Look, we are looking forward to it. To the players who fit best in our system and philosophy, but also to the right framework next to it,” he said.

“We all only get to know each other fully and find our way in this new situation. That is how we came to this decision. The team needs stability, let that be clear.

“However, Vinnie loves the club so much that he always wants to give everything for Anderlecht. Every day.

“This should allow us to work more efficiently and more result-oriented. On competition days, Kompany will only concentrate on the match. The club can only reap the benefits of that clearer hierarchy.

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“I also want to emphasise that this is not really about me or ‘Vinnie’, but about Anderlecht and its fantastic supporters.”

 

Man Utd ‘offer former Spurs striker a two-year contract’

Manchester United have offered a contract to former Tottenham striker Fernando Llorente, according to reports in Italy.

The Red Devils sold Romelu Lukaku to Inter Milan this summer without bringing in a replacement with Ole Gunnar Solskjaer placing his trust in players already at the club.

However, United are still lacking a striker in the same mould as Lukaku with rumours before the transfer deadline that they could sign Juventus’ Mario Mandzukic.

And now Gazzetta dello Sport (via Sport Witness) claims that United are very interested in ex-Spurs target man Llorente.

The Spaniard is still a free agent after being released by Mauricio Pochettino at the end of last term.

And the report adds that United have ‘contacted’ the 34-year-old and offered him a two-year deal at Old Trafford.

The Red Devils have a limited pool of free agents to choose from with Wilfried Bony even mentioned as a possible option by Gazzetta dello Sport.

 

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